Da fine maggio 2018 è in vigore il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE, che dovrebbe restituire ai cittadini europei il controllo sull’utilizzo dei loro dati. Il Regolamento ha ripercussioni anche sulle imprese svizzere, persino se non possiedono filiali in territorio UE. Sunrise ha raccolto i principali dati di riferimento.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è in vigore dal 25 maggio 2018 nell’intera Unione Europea (UE). Obbliga aziende, associazioni e istituzioni a comunicare tra le altre cose come vengono raccolti, trattati ed eventualmente trasmessi e utilizzati i dati. Fulcro del regolamento è dunque la documentazione dettagliata delle modalità e delle finalità di raccolta e trattamento dei dati. Inoltre, prima di raccogliere dati personali, le aziende sono obbligate a informare clienti e soci sull’utilizzo dei loro dati con un linguaggio chiaro e semplice e a cancellarli anche subito qualora richiesto. Nel caso di violazione dei dati si devono informare tempestivamente le autorità di vigilanza.
Problemi con WhatsApp e altre app
Da fine maggio 2018 le aziende svizzere interessate dal nuovo regolamento UE devono dunque, tra le altre cose, informare sull’utilizzo dei dati personali, ottenere il relativo consenso da clienti o utenti e redigere un registro delle attività di trattamento. Ed è proprio qui che cominciano i problemi per molte piccole imprese: utilizzano infatti strumenti, app e servizi di fornitori terzi che raccolgono e trattano i dati in modo sistematico, ad esempio su server negli Stati Uniti.
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Ovviamente non occorre rinunciare del tutto agli strumenti di messaggistica e simili. Dopotutto combinano pratiche funzioni come Instant Messaging, videoconferenze, Desktop Sharing, coordinamento del team o la condivisione di documenti in un’unica applicazione. Alternative possibili sono ad esempio Threema Work o Microsoft Teams, che sono protetti tecnicamente da una codificazione end-to-end e giuridicamente conformi alla legislazione europea in materia di protezione dei dati.
Ancora più comodi sono i servizi completamente adattati alle esigenze delle aziende svizzere e per i quali l’operatore di telecomunicazioni, ad esempio Sunrise, si assume la responsabilità per l’intera portata del regolamento sulla protezione dei dati. Sunrise dispone di un team competente di responsabili della protezione dei dati che conosce le insidie del nuovo regolamento e verifica la conformità di qualsiasi app, servizio e strumento. Inoltre, Sunrise garantisce per tutti i suoi servizi che i dati raccolti vengano conservati esclusivamente su server svizzeri.
Verificare subito tutti i contratti
In generale è necessario verificare subito tutti i contratti per capire dove di volta in volta sono salvati i dati e le applicazioni e dove i dati vengono trattati. Si consiglia inoltre di obbligare il fornitore di soluzioni a rivelare tutti i subfornitori e a indicare le ubicazioni dei server dove i dati personali vengono conservati e trattati affinché possano essere comunicate in qualsiasi momento agli interessati. Per inciso: al momento anche la Svizzera sta lavorando a una legge federale sulla protezione dei dati. Una volta pronta, le aziende che si sono già adeguate al GDPR potranno risparmiare molto tempo al fine di implementarla.
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